Si pubblica, per opportuna conoscenza, la lettera periodica edita da Alessio Piana in merito ai vari aggiornamenti di comune interesse relativi alle tematiche venatorie nella Regione Liguria.
In prima battuta mi preme ricordare che è stata convocata il 15 di gennaio u.s. la Commissione Tecnico Faunistica Venatoria Regionale, all’interno della quale, insieme alle parti interessate, abbiamo discusso la bozza del calendario venatorio per la stagione 2024/25, la quale è poi stata inviata sia a Ispra che al Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale per ottenere i relativi pareri.
L’obiettivo dell’Amministrazione regionale è quello di approvare il calendario venatorio entro aprile/maggio al fine di preparare adeguate risposte agli eventuali ricorsi avanzati dagli animalisti e per garantire una stagione venatoria tranquilla e priva di insidie per tutte le forme di caccia.
Il calendario venatorio inviato a Ispra e al Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale è in linea con la legge nazionale 157/92 e prevede sia le chiusure ai turdidi, agli acquatici e alla beccaccia al 31 di gennaio che le due giornate aggiuntive da appostamento temporaneo/fisso nei mesi di ottobre e di novembre.
Ti comunico inoltre che la recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 982 del 31/01/2024 – All.1) ha dato ragione al lavoro svolto e portato avanti per ben sette anni dalla Regione Liguria nei confronti degli inadempimenti di Ispra per quanto riguarda il prelievo in deroga dello storno e del fringuello e la relativa definizione sulla cosiddetta “piccola quantità” prelevabile.
Questa sentenza rappresenta per il mondo venatorio non soltanto ligure, un importante passo avanti verso l’applicazione della direttiva comunitaria e della norma nazionale aprendo alla possibilità, per le regioni, di chiedere la caccia alla piccola quantità su specie che hanno da sempre rappresentato un importante richiamo per i tanti appassionati alle cacce tradizionali.
Nei prossimi mesi faremo valere tale principio, chiedendo a Ispra di esprimersi su storno e tordela, le quali come ben sappiamo godono di un buono stato di salute e di conservazione non solo a livello nazionale ma europeo; inoltre sono cacciabili in tutta Europa.
Parlando invece della vicenda legata al Parco Nazionale di Portofino, la Regione ha individuato il proprio membro che siederà nel nuovo comitato di gestione provvisoria e al tempo stesso è al lavoro per accelerare i tempi per arrivare all’approvazione definitiva della perimetrazione del Parco dopo il decreto emanato dal Ministro Picchetto Frattin.
La Regione, inoltre, ha avviato le pratiche volte a convocare in data 26 febbraio p.v. la Conferenza degli Enti Locali, alla quale parteciperanno i comuni di Camogli, Santa Margherita Ligure e Portofino e ha sollecitato più volte il Ministero interessato ad un confronto risolutivo.
Guardando invece al tema della Peste Suina Africana (PSA) la Regione è al lavoro per chiedere al Commissario lo sblocco dell’autoconsumo della carne di cinghiale anche in territorio classificato “Zona 2”.
Al tempo stesso è impegnata nel tentativo di fare in modo che il rinnovo dell’ordinanza n.5 (ad oggi prorogata di un mese fino al 24/03/2024) e la nomina del Commissario vengano approvate in tempi certi.
L’ordinanza e la nomina del commissario andranno in scadenza in data 24 febbraio 2024, mentre la struttura commissariale è stata prorogata di 36 mesi.
In ultimo, ti ricordo che per quanto riguarda la caccia di selezione al capriolo abbiamo ottenuto il parere di Ispra (All.2) positivo per diminuire il numero dei censimenti di tale specie all’interno di quelle unità di gestione nelle quali il metodo della battuta sia stato condotto da almeno dieci anni; pertanto, saranno possibili solo le osservazioni da parte dei cacciatori e l’utilizzo della termocamera da parte dei tecnici faunistici per la definizione dei piani di prelievo.
Allegato 1
Allegato 2